Dipinti in Valigia… come e perchè?
La settimana scorsa vi ho parlato delle tele che stavo cucendo e preparando, ma non vi ho detto tutto…
perchè è nata la necessità di far viaggiare i nostri dipinti?
Molto semplicemente perchè all’Associazione di cui faccio parte (Qui Arte) è stata proposta una mostra fuori dall’Italia, una mostra che vuole essere un incontro tra due culture, e, cosa straordinaria, il direttivo dell’Associazione ha deciso di dare questa possibilità alle giovani pittrici del gruppo!
Una piccola parentesi: Fidatevi se vi dico che in ambito artistico le possibilità realmente interessanti difficilmente (e parlo in linea generale) vengono proposte ai più giovani (chiaramente si escludono dal discorso quelli che possono impegnare grosse somme di denaro o quelli supportati da qualcuno veramente importante).
Beh, a noi “Gruppo Giovani” questa fiducia è stata accordata e abbiamo scelto le 6 persone tra noi che erano interessate e che si sarebbero occupate del progetto! Ci siamo riunite e abbiamo deciso chi avrebbe solo inviato i quadri e chi dava la disponibilità per andare fisicamente in loco ad esporre.
Per prenotare il viaggio ci siamo affidati all’agenzia di Elena (qua trovate la sua pagina Instagram), la conosco, so che ha esperienza e anche lei ha deciso di lavorare sodo per inseguire i suoi progetti, c’è una certa affinità.
Tutto bello, bellissimo, ma si imponeva assolutamente di spendere il minimo necessario (altrimenti avremmo tanti soldi e saremmo già artisti affermati e non staremo qua a scrivere sul blog di quest’argomento), quindi abbiamo optato per il viaggio in aereo lowcost, dopo aver valutato anche Flixbus, che però non arriva nel paese in cui andremo. Le folli alternative prevedevano: auto propria – auto propria e traghetto – treno – treno e traghetto, cammino di penitenza a piedi e altre opzioni che non potevano aiutarci molto.
Di nuovo tutto bello, bellissimo, ma l’aereo impone delle regole sui bagagli, e qui abbiamo iniziato a sudare freddo: come possiamo portare 4 dipinti a testa (ricordo, per 6 persone) senza che arrivino a destinazione ridotte male e senza che il trasporto ci costi un rene o due?
L’illuminazione ci è venuta presto, la soluzione più estetica, un po’ gipsy e divertente era di dipingere su qualcosa che fosse arrotolabile e ‘ficcabile’ in valigia… la carta è bella, ma se la schiacci per sbaglio rischi di non poter più togliere le pieghe e così abbiamo optato per il tessuto, un bel tessuto di cotone spesso che abbiamo comprato a metraggio (V. post della scorsa settimana) lasciando ad ognuna la libertà di usare il formato in cui si trovava più a suo agio, purché uno dei due lati non superasse i 60 cm (la misura interna della nostra valigia).
Ecco come sono nati i #dipintiinvaligia li definirei di necessità virtù!
Noi ce la stiamo mettendo tutta, per fare bella figura in quanto pittrici selezionate, per fare bella figura in quanto pittrici italiane all’estero, insomma, stiamo dando il massimo!!!
Da voi vorrei il massimo del supporto, visitate i nostri profili, seguiteci con l’hashtag #dipintiinvaligia e sui social, restate aggiornati, piano piano vi sveleremo tutti i nostri piani di conquista del mondo!!!!
mi trovate su: Instagram– Facebook – sito web – e twittter, ma sto ancora imparando ad usarlo… ve lo risparmio
Vi presento le mie compagne di pittura:
Laura Di Fonzo su Instagram
Rossella Bisazza su Instagram e su Facebook
Martina Lagorio su Instagram
Cecilia Cossetta su Facebook
CeCilia CaviCChini su Facebook
Le immagini che vedete nell’articolo sono di Pixabay